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Se hai già provato a leggere qualche nostro altro
articolo sicuramente avrai una base, ma oggi, insieme a Ferri Marco
affronteremo il tema specifico di chi può richiedere questa tipologia di
prestito.
Da un punto di vista generico la cessione del quinto è
riservata ai dipendenti privati e e a quelli pubblici o pensionati INPS ed Ex
INPDAP (ma vedremo meglio queste ultime due casistiche piú avanti). Questo
perché le rate del pagamento vengono normalmente riprese attraverso la busta
paga e quindi bisogna possederne una. Ne consegue che i lavoratori autonomi,
i disoccupati e i lavoratori dipendenti privi di contratto a tempo
indeterminato siano esclusi da questa possibilità.
A livello indicativo i dipendenti statali possono
richiedere la cessione del quinto con durata fino a 120 mesi senza dover
motivare la richiesta. Per loro non è poi richiesta un'anzianità minima di
servizio, ma, come per i dipendenti privati, il contratto d’assunzione deve
essere definitivo a tempo indeterminato.
Il dipendente statale però può richiedere il prestito
anche nel caso si trovi vicino alla pensione.
A differenza delle altre categorie i pensionati prima di
poter effettuare la richiesta, devono rivolgersi alla sede Inps per farsi
dare la comunicazione di cedibilità della pensione, un documento che riporta
l’importo massimo che la rata mensile del prestito non può assolutamente
superare, documento che dovrà poi dovrà presentare all’istituto di credito a
cui si richiede. Questo importo massimo varia a seconda del pensionato dal
momento che dipende da quanto si percepisce.
Bisogna poi considerare che la cessione del quinto non
può essere richiesta dai percettori di pensioni e assegni sociali, di
invalidità civili e di assegni mensili per l’assistenza per inabilità. Non
si può richiedere neppure sulla quota di assegni al nucleo familiare, né
tantomeno sulle pensioni cointestate per la quota parte non di pertinenza del
soggetto richiedente la cessione.