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In questo articolo di Marco Ferri agente in attività finanziaria
approfondiamo le caratteristiche della cessione del quinto per dipendenti
privati, spiegando come funziona, quali sono i requisiti necessari per
richiederla e quali sono i vantaggi e gli svantaggi rispetto ad altre forme di
prestito.
Questa forma di prestito prevede che il prestito venga
restituito attraverso una trattenuta direttamente in busta paga, con una quota
massima del 20% dello stipendio netto. Il prestito può avere una durata massima
di 120 mesi e la somma massima erogabile dipende dalla durata del rimborso e
dall'entità dello stipendio del richiedente.
Per richiedere la cessione del quinto come dipendente
privato occorre avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo
determinato di durata residua superiore alla durata del prestito. Inoltre, il
richiedente non deve essere in stato di insolvenza o di sovraindebitamento.
Anche i lavoratori autonomi possono richiedere la cessione del quinto, ma solo
se sono iscritti alla Gestione Separata INPS.
La richiesta di cessione del quinto per dipendenti privati
deve essere presentata alla banca o all'istituto finanziario che erogherà il
prestito.
Il richiedente deve fornire la documentazione richiesta,
come ad esempio l'ultima busta paga, il codice fiscale e un documento di
identità.
Una volta verificati i requisiti, la banca o l'istituto
finanziario erogherà il prestito e tratterrà la quota di rimborso direttamente
dalla busta paga del richiedente.
La cessione del quinto offre diversi vantaggi ai dipendenti
privati che la richiedono.
Innanzitutto, è molto semplice da ottenere, soprattutto per
chi ha difficoltà ad accedere ad altre forme di credito. Inoltre, la trattenuta
diretta in busta paga garantisce un rimborso automatico e costante, senza il
rischio di dimenticare il pagamento delle rate. Infine, la cessione del quinto
permette di ottenere somme anche elevate, fino a un massimo di 50.000 euro.
Tuttavia, questo prestito presenta anche numerosi svantaggi.
Il primo riguarda la perdita di autonomia finanziaria per la durata del
prestito, dal momento che il rimborso viene effettuato direttamente in busta
paga. Inoltre, la quota di rimborso è stabilita in base alla durata del
prestito e non può essere modificata, il che potrebbe essere problematico se il
richiedente dovesse avere bisogno di una riduzione della rata a causa di
difficoltà economiche.
Inoltre, il costo complessivo della cessione del quinto può
essere più elevato rispetto ad altre forme di prestito, a causa delle spese di
gestione e dei tassi di interesse leggermente più alti. Infine, la cessione del
quinto non è adatta per chi ha già raggiunto la quota massima di trattenuta in
busta paga, dal momento che non è possibile superare il limite del 20%.