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Il motivo principale per cui una richiesta viene respinta,
nella maggior parte dei casi, è quando c'è una mancata copertura
assicurativa per il richiedente. Si tratta infatti di una garanzia da
considerarsi obbligatoria in questo particolare tipo di finanziamento.
Oltre a questo, un altro eventuale motivo di rifiuto potrebbe
essere dovuto alla valutazione negativa dell’azienda di cui si è dipendenti.
Ovvero nel caso fossimo soggetti ad un bilancio aziendale negativo, ripetuti
ritardi nel versamento delle quote di cessioni attive e altre situazioni di varia
natura ma che vengono classificate come non solvibili.
Andando avanti la cessione del quinto potrebbe venir rifiutata all’azienda nel caso si tratti di una realtà troppo piccola con, generalmente, meno di 16 dipendenti. La stessa cosa si può verificare nel caso di una società neonata. La cessione del quinto infatti viene accordata solo se l'impresa ha almeno 2 anni di vita, avendo quindi depositato almeno 2 bilanci.
Altri motivi trovano risposta nel richiedente stesso, il quale potrebbe non soddisfare una serie di condizioni. Basta una di queste condizioni perchè questo prestito venga rifiutato.). Ovvero se:
· · È soggetto a gravi problemi di salute o a lunghi periodi di malattia e infortuni
·
Ha un’età considerata troppo avanzata
superiore ai 76 anni per i dipendenti e 89 anni per i pensionati
·
Non è residente in Italia
·
Percepire un reddito o una pensione italiani
·
Se si è dei neoassunti
·
Si ha un contratto di apprendistato
·
Si è un lavoratore part-time verticale
Anche se per alcuni di questi motivi, in particolare i casi
di apprendistato e part-time verticale, il prestito può essere garantito. Tutto
dipende dalla decisione della banca ma nella maggior parte dei casi, la cessione del quinto
viene negata.